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Immagine del redattoreElena Franzot

Il disturbo ossessivo compulsivo

Aggiornamento: 19 mar 2023



Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è un disturbo mentale caratterizzato da pensieri ossessivi e compulsioni che interferiscono con le attività quotidiane di una persona. Sebbene sia comunemente noto come OCD in inglese, in italiano è preferibile utilizzare l'acronimo DOC.

Le ossessioni possono riguardare la pulizia, la simmetria, l'ordine, la sicurezza, la religione o altri temi. Le compulsioni sono comportamenti o rituali ripetitivi che una persona esegue per ridurre l'ansia causata dalle ossessioni. Le compulsioni possono includere la pulizia ripetitiva, il controllo continuo di porte e finestre, la verifica delle cose ripetutamente e così via.

Vincent Van Gogh ha sofferto di ossessioni riguardanti la sua arte e la sua vita, come ad esempio il desiderio di creare un'opera d'arte perfetta e il timore di fallire come artista. Queste ossessioni possono essere state uno dei fattori che hanno contribuito alla sua malattia mentale. Per quanto riguarda Edgar Allan Poe, le sue opere sono state spesso descritte come riflessioni dei suoi pensieri ossessivi e dei suoi comportamenti compulsivi. In "Il gatto nero", ad esempio, il personaggio principale ha ossessioni riguardanti il gatto e la paura di essere giudicato moralmente per le sue azioni.

Anche Friedrich Nietzsche, ha sofferto di pensieri ossessivi e di comportamenti compulsivi, come la necessità di camminare lungo la stessa strada ogni giorno o la pulizia ossessiva della sua stanza. Questi comportamenti possono essere stati il risultato di un disturbo ossessivo-compulsivo non diagnosticato.


Cause del disturbo ossessivo compulsivo

Non è ancora noto con precisione cosa causa il disturbo ossessivo compulsivo, ma si ritiene che dipenda da una combinazione di fattori biologici, psicologici e ambientali. Dal punto di vista neuroscientifico, il DOC sembra essere associato a un disfunzionamento di alcune parti del cervello, come il circuito della corteccia orbitofrontale-striato-talamo-corticosurrenale.

Ci sono alcune evidenze che suggeriscono una possibile predisposizione genetica al disturbo ossessivo-compulsivo. Gli studi sui gemelli mostrano che i gemelli omozigoti (i quali hanno lo stesso DNA) hanno una maggiore probabilità di sviluppare il disturbo rispetto ai gemelli eterozigoti (che hanno DNA diversi).

Inoltre, alcuni studi suggeriscono che le esperienze traumatiche durante l'infanzia possono aumentare il rischio di sviluppare il disturbo ossessivo-compulsivo. Ad esempio, l'abuso fisico o sessuale, la perdita di una persona cara o l'esposizione a eventi traumatici possono aumentare la probabilità di sviluppare sintomi ossessivo-compulsivi.

Altri fattori, come l'uso di droghe o il consumo di alcol, possono favorire il rischio di sviluppare il disturbo ossessivo-compulsivo. Inoltre, lo stress e l'ansia possono aggravare i sintomi del DOC.

È importante sottolineare che, sebbene ci siano molteplici fattori che possono contribuire allo sviluppo del disturbo ossessivo-compulsivo, non tutti gli individui esposti alle medesime variabili svilupperanno il disturbo.


Sintomi del disturbo ossessivo compulsivo

Fra i sintomi caratteristici annoveriamo ossessioni e compulsioni. Le ossessioni sono idee, immagini o impulsi ansiogeni e ricorrenti, vissuti come intrusivi. Le compulsioni sono le azioni fisiche o mentali, anche definite rituali, attuate al fine di prevenire o depotenziare l'ansia connessa con le ossessioni. Qui di seguito un elenco puntato più esaustivo dei sintomi relativi al disturbo ossessivo-compulsivo:

  • ossessioni, pensieri o immagini che si ripetono in modo persistente e involontario nella mente dell'individuo;

  • ansia e disagio associati ai pensieri ossessivi;

  • compulsioni, ovvero comportamenti ripetitivi che l'individuo si sente costretto a eseguire come risposta ai pensieri ossessivi, allo scopo di ridurre l'ansia o il disagio associati;

  • la necessità di eseguire le compulsioni per un certo periodo di tempo per sentire un temporaneo sollievo;

  • difficoltà a controllare i pensieri ossessivi e le compulsioni, nonostante gli sforzi per farlo;

  • la presenza di pensieri o azioni che sembrano irrazionali o insensati agli altri;

  • il disturbo causa una significativa compromissione della vita quotidiana dell'individuo, interferendo con le sue attività lavorative, sociali o relazionali;

  • i sintomi del disturbo ossessivo-compulsivo causano stress significativo all'individuo che ne soffre.

Questi sintomi possono variare in gravità e durata da persona a persona e possono cambiare nel corso del tempo. È importante ricordare che la presenza di alcuni di essi non significa necessariamente che un individuo abbia il disturbo ossessivo-compulsivo. È importante consultare un professionista qualificato per una diagnosi accurata.


Trattamenti per il disturbo ossessivo compulsivo

Ecco alcune informazioni su alcuni trattamenti psicoterapeutici utili al fine di gestire il disturbo:

  • Terapia strategica: questa terapia è basata sulla teoria della comunicazione dell'interazione tra persone e si concentra sulla risoluzione dei problemi presenti e sul raggiungimento di obiettivi specifici. Nel trattamento del DOC, la terapia strategica mira ad interrompere i circoli viziosi che alimentano le ossessioni e le compulsioni attraverso tecniche di disconferma, sfruttando la reazione paradosso e la ristrutturazione cognitiva.

  • Psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT): questa terapia si concentra sui pensieri, sulle emozioni e sui comportamenti del paziente e su come questi interagiscono tra loro. Nel trattamento del DOC, la CBT aiuta il paziente a riconoscere i pensieri ossessivi e ad affrontarli in modo più efficace, ad esempio attraverso l'esposizione graduale a situazioni temute senza eseguire le compulsioni.

  • Psicoterapia immaginativa: questa terapia si basa sull'utilizzo della fantasia del paziente per creare immagini mentali positive che contrastano con le immagini mentali negative associate al disturbo. Nel trattamento del DOC, la psicoterapia immaginativa può aiutare il paziente a creare immagini positive di sé stesso, ad esempio immaginandosi in una situazione che solitamente scatena ossessioni senza esserne disturbato.

  • Mindfulness: questa tecnica di meditazione si concentra sull'essere consapevoli del momento presente e sul non giudicare i propri pensieri ed emozioni. Nel trattamento del DOC, la mindfulness può aiutare il paziente ad accettare i pensieri ossessivi e le emozioni associate senza essere sopraffatti da essi, riducendo l'ansia e la reazione di evitamento.

Questi trattamenti psicoterapeutici possono essere efficaci sia da soli che in combinazione con farmaci. Tuttavia, è importante ricordare che ogni individuo è unico e che la terapia più efficace dipende dalle esigenze individuali. È consigliabile consultare un professionista qualificato per trovare il trattamento più adatto per il proprio caso specifico.


Conclusioni

Il disturbo ossessivo compulsivo è un disturbo mentale che può causare gravi conseguenze sulla qualità della vita di una persona. Sebbene sia una condizione difficile da affrontare, ci sono molte opzioni di trattamento disponibili ed efficaci per le persone che ne soffrono. Se pensi di avere il DOC o conosci qualcuno che potrebbe soffrirne, non esitare a consultare un professionista psicoterapeuta o psichiatra al fine di trovare giovamento. Puoi contattare anche me, se lo desideri.


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